Per “MASSOTERAPIA” si intende il massaggio terapeutico, per “IDROTERAPIA” si intende la cura e risoluzione di patologie mediante l’uso di acqua comune. Sono pratiche sanitarie riservate a determinate figure ausiliarie sanitarie, talvolta come l’idroterapia in modo esclusivo. Il diploma, dell’arte sanitaria di Massaggiatore e Capo Bagnino degli stabilimenti idroterapici, costituisce titolo abilitante alle specifiche specialità.

ASSOCIAZIONE ITALIANA MASSOTERAPISTI

E’ costituita nel rispetto della legge vigente l’Associazione Italiana Massoterapisti, denominata A.I.M., quale associazione di categoria degli esercenti le arti sanitarie di Massaggiatore e di Capo Bagnino degli stabilimenti idroterapici così come definite dal R. D. 31 maggio 1928, n. 1334 e dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie approvato con R. D. 27 luglio 1934, n. 1265. Gli esercenti l’arte sanitaria di Massaggiatore e Capo Bagnino degli stabilimenti idroterapici praticano, su prescrizione medica e nell’ambito delle loro competenze, la massoterapia e l’idroterapia anche con l’utilizzo di strumenti elettromeccanici; svolgono massaggi, manovre meccaniche su organi e tessuti del corpo umano e trattamenti idroterapici come riportato nell’art. 15 e 16 del Regio decreto 31 maggio 1928, n. 1334 e nella Circolare del Ministero dell’Interno – Direzione Generale di Sanità Pubblica 20400-3 del 25 ottobre 1928-IV

TRATTAMENTI MASSOTERAPICI

La masso-idroterapia è una medicina riabilitativa e preventiva.
Per massaggiare si usano tecniche selezionate in base alle finalità del trattamento e in relazione al tipo di dolore da trattare. Un massaggio effettuato con sfioramento, frizione e pressioni leggere si trasforma quasi sempre in uno stato di rilassamento generale e di distensione psicofisica. Una seduta di massoterapia non è determinabile esattamente nella durata in quanto questa varia a secondo della zona da trattare, della patologia in atto, di come risponde il paziente, della sua sensibilità , della sua età e condizione generale. La determinazione del numero delle sedute e della durata del singolo trattamento sono sempre da programmare in base ai progressi ottenuti, anche se generalmente e per convenzione si fanno pacchetti di dieci incontri invitando il paziente a finire il ciclo anche se la sintomatologia è scomparsa, al fine di garantire un buon risultato duraturo.

La massoterapia ha una larga applicazione non solo nelle cure dei traumi e delle malattie, ma anche nella eliminazione della fatica, per aumentare le capacità di recupero e di lavoro degli atleti e per indurre rilassamento nelle persone tese e stressate.

Sulla cute il massaggio produce una riduzione dello strato corneo, una migliore vascolarizzazione e un miglior trofismo, migliora l’elasticità , aumenta le funzioni specifiche (secrezione sebacea), produce una vasodilatazione di tipo attivo con conseguente arrossamento, migliora la sensibilità propriocettiva, dolorifica calorica.

Sulla circolazione il massaggio ha un effetto prevalente sul circolo di ritorno, poco sui capillari. Sui vasi linfatici il massaggio ha un effetto favorevole. Migliorando la circolazione il cuore lavora meglio: aumenta la gittata per aumento del circolo di ritorno, diminuisce la frequenza e si abbassano le resistenze sia dei grossi vasi che dei capillari.

Sul tessuto muscolare, il massaggio aumenta il trofismo e la capacità di recupero in quanto il muscolo essendo riccamente vascolarizzato ed innervato trae beneficio dalle stimolazioni meccaniche che ne migliorano il tono.

Sul sistema nervoso il massaggio agisce soprattutto sul dolore con effetto sedativo; lo scorrere delle manovre in modo calmo e continuo, determina un effetto rilassante per azione diretta sui muscoli. L’effetto migliore del massaggio è quindi quello rilassante che ha effetto sedativo e cinestesico coinvolgendo l’aspetto psichico.

La massoterapia si può effettuare con varie manualità e tecniche di massaggio di vario tipo. Le manualità comprendono: Sfioramento, Sfregamento, Impastamento, Pressione, Percussione, Vibrazione.

TRATTAMENTI IDROTERAPICI

Idroterapia

Le applicazioni dell’acqua con finalità terapeutica sono tra i più antichi provvedimenti di cura della nostra società. Difatti già gli antichi Egizi, ma deboli tracce le troviamo anche nell’antica Mesopotamia, conoscevano le proprietà benefiche dei trattamenti idroterapici. Anche in India abbiamo testimonianze scritte dell’uso di erbe mediche unite agli effetti benefici dell’acqua, con massaggi in vasca. I Romani, invece come per il massaggio, fecero grande uso dell’idroterapia con la creazione di grandi impianti termali che sfruttavano le risorse che la natura metteva loro a disposizione. Il loro utilizzo era per lo più legato al benessere. 

Le basi dell’idroterapia poggiano su tre nozioni fondamentali:

  • L’acqua fredda dirige il sangue verso le parti del corpo con cui entra in contatto, causando la reazione fisiologica dell’organismo alle applicazioni fredde, ovvero la reazione al calore.
  • L’acqua fredda è benefica solo se la parte dove viene applicata l’acqua è calda o, ancora meglio, suda.
  • Le applicazioni d’acqua fredda possono riacutizzare le malattie croniche, anche causando piressia. Questa reazione curativa può anche guarire definitivamente la patologia cronica.

LA TEMPERATURA

Le proprietà fisico-chimiche dell’acqua ne fanno uno strumento adeguato all’applicazione di stimoli termici. Difatti l’acqua ha sia una grande capacità di immagazzinare calore, restituendolo poco per volta, sia una buona conducibilità termica, molto superiore a quella dell’aria. Quando si applica l’acqua fredda sulla cute si ha una reazione istantanea dei vasi sottostanti. Quando l’applicazione cessa, si ha un’iperemia reattiva dovuta alla vasodilatazione vascolare con aumento del flusso di sangue nella zona trattata. La temperatura della cute, in quella zona, si alza. Questa reazione avviene in modo parziale o può non avvenire nei soggetti dove patologie dei vasi interferiscono con essa, come ad esempio in caso di arteriosclerosi o diabete.

Nel caso di queste patologie è difatti preferibile l’utilizzo delle applicazioni calde o a temperatura crescente in luogo di quelle fredde che non avrebbero grande successo.

LA PRESSIONE

Quando ci immergiamo nell’acqua la pressione esercitata sul corpo aumenta per il peso dell’acqua stessa, e aumenta man mano che ci immergiamo sempre più in profondità. Un bagno totale può ridurre le dimensioni del torace e dell’addome, ma anche delle gambe e delle braccia per via della pressione idrostatica. Così aumenterà lo sforzo del muscolo cardiaco insieme a quelli del diaframma e della respirazione che si rafforzeranno e si svilupperanno.

AZIONE MECCANICA

Massaggi subacquei e frizioni migliorano la reazione vascolare, in quanto si libera una maggiore quantità di calore per via della loro azione diretta.